CARAVAGGIO

Caravaggio, nel celebre ritratto di Ottavio Leoni (1621 circa) 
conservato alla Biblioteca Marucelliana di Firenze

I primi anni
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, nasce a Milano il 29 settembre del 1571 da un architetto a servizio del marchese di Caravaggio, Francesco Sforza.
Il pittore apparteneva a una famiglia stimata e abbastanza agiata. La sua vocazione deve essersi manifestata molto presto poichè già nel 1584 entra come allievo nella bottega del pittore bergamasco Simone Peterzano, allievo di Tiziano.
È un periodo in cui si avvale di alcuni protettori, tra cui gli Sforza e i Colonna, ma anche il cardinale Del Monte, che lo alloggia nel suo palazzo e gli commissiona nature morte.

Caravaggio a Roma
Nel 1592 il pittore decide di trasferirsi a Roma, dove è accolto da Pandolfo Pucci, un nobile locale.
Lavora per artisti piuttosto noti al tempo, come Antiveduto Grammatica, Lorenzo Siciliano o Giuseppe Cesari noto come Cavalier d'Arpino, pittore di soggetti floreali, di nature morte o di soggetti religiosi.
In questi anni "fu assalito da una grave malattia che, trovandolo senza denari, fu necessitato andarsene allo Spedal della Consolazione": è il periodo in cui dipinge i famosi ritratti allo specchio e il "Bacchino malato" conservato nella Galleria Borghese).
La svolta nella carriera di Caravaggio è segnata dall'acquisto de "I bari" da parte del cardinal Francesco Maria Del Monte: dopo questo avvenimento, si trasferisce a Palazzo Madama, residenza del cardinale (oggi sede del Senato), dove resta fino al 1600.
L'ammirazione del cardinale viene condivisa anche da un suo importante vicino di casa, il marchese Vincenzo Giustiniani, residente nel palazzo di famiglia sito a pochi passi da Palazzo Madama. Oltre al Giustiniani figurano tra i committenti di Caravaggio importanti famiglie quali i Barberini, i Borghese, i Costa, i Massimi e i Mattei.

Anni inquieti
Ma gli episodi della vita dell'artista durante questi primi anni romani rimangono oscuri. Nel 1597 gli viene chiesto di dipingere alcune tele per la cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi, tutte incentrate sulla vita di San Matteo: Vocazione di San Matteo, Martirio di San Matteo, San Matteo e l'angelo.

Queste opere lo rendono celebre. Di quest'ultima opera dovrà però fornire una nuova versione, poichè era stata giudicata irriverente.

                                            Vocazione di San Matteo

Da allora e fino al 1606, la storia di Caravaggio è costellata da vari avvenimenti truci che si sovrappongono.
L'11 settembre 1599 è testimone nella piazza di Castel Sant'Angelo, gremita di folla, dell'esecuzione di Beatrice Cenci (tra i presenti c'erano anche il pittore Orazio Gentileschi e la figlioletta Artemisia). Il tema della decapitazione colpisce indelebilmente l'artista: si ritrovano espliciti e celebri esempi nelle opere "Giuditta e Oloferne", "Davide con la testa di Golia".

                                                                Giuditta e Oloferne

All'inizio del nuovo secolo realizza numerose opere di notevole importanza che sottolineano la sua fecondità e potenza creativa: tanto per fare un esempio, tra il 1600 e il 1601 dipinge la "Crocifissione di San Pietro" e la "Conversione di San Paolo"; nel 1604 la "Madonna dei pellegrini o di Loreto", nel 1605 la "Morte della Vergine", rifiutata dai religiosi di Santaa Maria della Scala e acquistata invece dal Duca di Mantova, su consiglio del giovane Rubens.

Una vita da fuggiasco
Negli stessi anni segnati da questa esplosione creativa, a partire dal 1603, si succedono senza interruzione denunce alla polizia, risse, processi. Nel 1605 Caravaggio si rifugia a Genova, dopo aver ferito un cancelliere in tribunale. Nel maggio del 1606, un duello si conclude tragicamente con l'uccisione del suo avversario (ma lui rimane comunque ferito), omicidio che lo costrige a fuggire, prima a Palestrina e poi nell'Italia meridionale.

Comincia allora una vita da fuggiasco, in cui si alternano successi e sventure. Nel 1607 si reca a Napoli dove esegue per chiese e conventi alcuni capolavori come la "Flagellazione di Cristo" e le "Sette opere di misericordia".
Ma le sue peregrinazioni non si fermano e anzi lo portano, siamo nel 1608, fino a Malta. Il ritratto del gran maestro Alof de Wignacourt gli vale altre ordinazioni, in particolare il grande "notturno" della "Decollazione di san Giovanni Battista", conservato appunto nel duomo di Valletta.

Caravaggio è accolto nell'ordine dei Cavalieri, ma notizie provenienti da Roma, riguardanti i motivi del suo esilio, provocano un'inchiesta e quindi l'ennesima fuga del pittore.

Gli ultimi anni
In autunno si reca in Sicilia dove, spostandosi da una città all'altra, lascia numerosi esempi del suo genio: il "Seppellimento di Santa Lucia, eseguito a Siracusa per l'omonima chiesa; la "Resurrezione di Lazzaro" e l'Adorazione dei pastori" (oggi esposte al museo di Messina); e una "Natività coi Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi", conservata nell'oratorio di San Lorenzo a Palermo.

Gli ultimi anni
In autunno si reca in Sicilia dove spostandosi da una città all'altra lascia numerosi esempi del suo genio: il "Seppellimento di Santa Lucia", eseguito a Siracusa per l'omonima chiesa; la "Resurrezione di lazzaro" e l'"Adorazione dei pastori" (oggi esposte al museo di Messina); e una "Natività coi Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi", conservata nell'oratorio di San Lorenzo a Palermo (da recenti studi pare che quest'ultima sia stata realizzata a Roma nel 1600).
Ritornato a Napoli nell'ottobre del 1609, è aggredito e gravemente ferito. Nel contempo i suoi protettori si adoperano per ottenergli la grazia. Ancora convalescente si imbarca nel luglio del 1610 per lo Stato pontificio. Arrestato per errore alla frontiera di Porto Ercole e liberato due giorni dopo, vaga lungo le spiagge alla vana ricerca della barca che lo aveva trasportato lì. Colpito dalla febbre, Michelangelo Merisi si spegne il 18 luglio 1610 in una locanda, in solitudine, qualche giorno prima che fosse annunciata l'approvazione della domanda di grazia. Aveva solo 38 anni.

Commenti

Post popolari in questo blog